lunedì 6 agosto 2012

Mi concede un ultimo ballo?

Robyn feat. Christian Falk

Proprio oggi pomeriggio stavo ripensando al ballo. Stavo pensando a come il mio zio, di cui abbiamo parlato qui per la prima volta, viveva questo momento di svago. Correvano gli anni cinquanta, e dopo una settimana di duro lavoro potersi concedere una serata di ballo era quasi un lusso. Per lui ogni dettaglio era fondamentale. Indossava il completo delle grandi occasioni, con tanto di camicia appena stirata. Rifiutava sempre la cravatta, la chiamava "il cappio al collo". Il tocco finale era l'orologio da polso. Poiché ne avevano solo uno, dal lunedì al venerdì l'orologio veniva indossato dal padre, mentre nel resto dei giorni poteva essere indossato dal figlio.

Ad oggi posso dire che tante cose sono diverse, come il fatto che ho un orologio tutto mio - e si tratta di un orologio binario, per giunta - ma quello che provo è la stessa sensazione. I preparativi vanno avanti con emozione, quasi esaltazione. Il fatto che tra soli tre giorni mi trasferirò in Svezia - o come dicono le persone d'altri tempi, compresi i miei zii, "in iSvezia" - mi fa sentire come se dovessi godere a pieno di tutto ciò che ho, e consumarlo a più non posso finché non mi spezzo. Come un voler succhiare una sorta di linfa vitale. Non ti vuoi fermare mai, perché non è mai abbastanza, ma soprattutto perché non sai quanto ti potrebbe mancare tutto questo un giorno.

Da alcuni giorni sono ormai state aperte le danze, e sto ballando più veloce che posso. Non importa quanto io senta la stanchezza, o quanto io dorma la notte. Forse è l'unica cosa che mi dà la sicurezza, e il coraggio di partire.

4 commenti:

  1. Oh nini, portati la magliettina pesante iniSvezia, un vorrei ti venisse ir mal di collo! :D

    Dai forza che ci siamo!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie dell'incoraggiamento, caro Doctor Ci.! ^^
      E le ginocchiere di lana dove le vogliamo mettere eh?!? Ci vogliono anche quelle, altrimenti si freddano le giunture!

      Elimina
  2. Scusate se sono pedante, ma come direbbe Italo Svevo si scrive "in Isvezia" ;) e buon ballo in ogni parte del mondo :)

    RispondiElimina