domenica 10 febbraio 2013

Le parabole zen di zia Assunta: Pattinare sul ghiaccio

Domenica scorsa ho preso la tunnelbana di prima mattina. Sì lo so, è un po' bizzarro, ma dovevo andare al KTH per finire un progetto di quelli che sembrano succhiarti via la linfa vitale. Una volta sul treno ho notato un sacco di persone con i pattini, non ai piedi ovviamente.

In questo periodo tutti vanno a pattinare sul ghiaccio. Un esempio è la bellissima gara Uppsala-Stoccolma, seguendo l'antica rotta vichinga.



Vi starete chiedendo cosa c'entri zia Assunta con tutto questo (se non sapete chi è cliccate qui). Proprio l'ultima volta che sono andato a trovarla, mi ha raccontato una nuova parabola.

Oh nini, com'è bello il ghiaccio. Quand'ero in Canadà io e il tu' zio s'andava sempre a pattinare sui laghi. Ma c'è da coprirsi bene eh! A uno che pattinava con noi li ghiacciò il pipi e dovettero portarlo via!

Le altre parabole zen di zia Assunta:
zia Assunta e la tazza di tè
zia Assunta alla ricerca del pollo perduto

7 commenti:

  1. Le parabole di zia Assunta non ci bastano mai!
    Evviva evviva per il ritorno! *___*

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    1. Grazie carissimo Doctor Ci.! Le parabole zen di zia Assunta sono un evergreen!

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    1. Caro Tredici, stando alla versione estesa della parabola zen, la temperatura era -Tredici*2
      ^^

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  3. Caro Comfort, direi che posso commentare solo così: Occhio, nini, quando esci di casa e fori è diaccio (marmato)!

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  4. A voler essere precisi però ti devo fare un appunto... non ero presente al racconto, ma sono abbastanza sicura che abbia detto le esatte parole: " ni diacciò 'r pipi "... ; )

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  5. Care Comunicazione e Grace, vi ringrazio per la precisazione, peraltro corretta. Purtroppo ho dovuto effettuare una traduzione per poter rendere il contenuto accessibile alla blogosfera. ^^

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