martedì 10 luglio 2012

Un incontro inaspettato

On air: Celestica,
Crystal Castles

Un incontro inaspettato in un ristorante di Stoccolma, con un ex-dipendente della Ericsson (ora è in pensione) mi ha cambiato la serata. È stato molto strano. Abbiamo iniziato a parlare per caso, perché eravamo in due tavoli accanto. All'inizio la cosa mi entusiasmava tantissimo. È stato uno dei primi a lavorare con l' Open Systems Interconnection, e raccontava con emozione i primi accessi remoti. Mi parlava di apertura mentale, e mi dava consigli su come curare la mia istruzione e ottenere eventuali apprendistati.



Poi la cosa ha iniziato a degenerare. Sono iniziati i discorsi sui soldi. I racconti su come non si sarebbe filato di pezza quella posizione perché il salario era troppo basso, e i pronostici profetici sull'andamento delle aziende. I discorsi sul fatto che dovrei andarmene in California, perché è lì che le persone pensano in grande. I discorsi sul fatto che devo immediatamente stringere contatti con le aziende, e trovarmi un'idea per avere successo. Alla fine della conversazione e dopo lo scambio degli indirizzi e-mail ho detto un frettoloso "ciao", e poi via di corsa alla fermata più vicina della tunnelbana(metro). Volevo chiudere più in fretta possibile quella spaventosa finestra che si era aperta, la quale si affaccia su un mondo che mi inquieta. Un mondo fatto di stacanovisti, grossi giri di soldi e alta competizione.


A prescindere dal mio carattere e le mie conoscenze, voglio davvero tutto questo? Spero di poter trovare un mio spazio nel settore su cui ho scelto di prepararmi.

7 commenti:

  1. A parte il titolo del post che sembra quello di un episodio di Heidi (tivogliobenecomfort!), CRISTO SANTO! Ma tu hai parlato con uno dei primi che ha lavorato con l'OSI!!! *___*

    Cioè cioè cioè, il mio esame di Giovedì, quello da cui dipende la mia vita, è basato su quel modello! (e credo anche gran parte dei tuoi esami, a idea)

    Io ti dico due cose (so che scrivo così e poi ne dirò almeno dodici).

    1. Intanto lo prenderei come un segno divino, del Dio delle Telecomunicazioni o chi per lui: che il posto che hai scelto è quello giusto, se nei ristoranti incontri i tizi che hanno pensato quello che c'è scritto nei libri su cui studiamo

    2. Che non c'è scritto da nessuna parte che uno debba per forza diventare ricco sfondato o avere l'idea geniale etc etc. Scusa, a te piace quello che fai? Se non hai pretese di guadagni altissimi, un posto tuo e che ti piace lo troverai anche più in fretta, credo.

    3. A parte quello in cui credo, io vedo che di ingegneri di telecomunicazioni che trovano un lavoro ce ne sono tantissimi. Tu addirittura ti fai pure la specialistica all'estero...

    4. Forse quel tipo era appena stato colpito dal livello 1 del modello ISO/OSI. Oddio, questa era brutta. Magari cancello questo punto.

    5. **** (<-- sotto gli asterischi c'è il diminutivo del tuo nome vero), dicevo, ****, non farti paranoie prima del tempo, mh? :*

    6. Torno a studiare. Ripasserò con una consapevolezza diversa: un mio amico ha conosciuto quel cazzone che si è inventato 'sta roba. LO ODIOOOOO

    7.

    8.

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    10.

    11.

    12. Ecco. Sono arrivato a dodici.

    13. Beh, questo era necessario. Questioni di nick ;)

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    1. Caro Ale[Tredici], il tuo commento chilometrico è bellissimo! Sai , è che più vado avanti e più mi rendo conto che con quel tipo di mondo io ci spiego poco e nulla. Ad oggi non mi piace comandare le persone, non mi interessa diventare schifosamente ricco, e mi piace tornarmene a casa mia dopo le mie debite ore di lavoro. Per ora ho conosciuto poche persone che lavorano o hanno lavorato in questo campo, ma tutte quelle che ho conosciuto sono così. Inoltre sembra essere quello che dovrebbero desiderare tutti, leggendo sul career report del KTH.
      Comunque pensavo che me ne avresti fatti SETTE di commenti! XD

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    2. E secondo te sono più affezionato al modello a SETTE livelli che al mio stupendo nickname? :P La verità è che Internet utilizza cinque livelli, e io tendo a dimenticarmi che il modello OSI ne ha sette.

      Comunque, siamo seri: ti rendi conto che ti stai preoccupando del fatto che "non desideri" ciò che "dovresti desiderare"? Mi fa ridere anche solo accostare i verbi dovere e desiderare :)

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    3. Non mi sto preoccupando di quello che dovrei desiderare. Volevo solamente raccontare con una storia un dubbio che ho da sempre avuto, ed è quello di riuscire o meno a trovare un lavoro inerente ad un settore molto particolare come il mio senza essere coinvolti in marketing, posizioni manageriali e quant'altro.

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  2. Concordo con il punto uno di Ale, Comfort! Quest'incontro è un segno divino che ti fa vedere due aspetti dell'animo umano: l'istinto di protezione della prole e l'aggressività intraspecifica che, semplificando al massimo, portano rispettivamente alla creatività e alla competitività di cui ti ha parlato l'ingegnere in pensione. Essi sono presenti in tutti in dosi diverse a seconda di attitudine personale e contesti di vita. Invece di proseguire il pippone antropologico, ti faccio due domande: quell'uomo ti è sembrato sereno e soddisfatto della sua vita? A me ha colpito il dettaglio che era da solo al bar: tu eri lì in vacanza, ma lui a Stoccolma ci ha vissuto e lavorato. Magari lo stipendio basso e l'accenno alla California erano un modo "schermato" per dirti che si sentiva un po' solo e un po' vecchio ;)

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  3. E la seconda domanda è: tu cosa vuoi intendi per ricchezza? In California si guadagna molto e si spende molto: la ricchezza è percepita sulle ENTRATE monetarie e non sul risparmio monetario o sul benessere fisico o affettivo o spirituale o sulla soddisfazione dei bisogni. Un'idea potrebbe essere farti con calma una tua idea di ricchezza e quando un'azienda ti assumerà pretendi un compenso nella "tua" moneta ;)

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    1. Grazie per i consigli DownshiftingTuscany. Speriamo che ci siano delle aziende in questo settore che pagano anche in forme diverse dall'entrata monetaria, comunque fare le previsioni su come sarà il mercato del lavoro tra un paio d'anni credo sia difficile.

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