venerdì 10 gennaio 2014

Bicchieri

Di vetro, con disegni, di plastica. Da caffè, con delle ali al posto delle maniglie, di vetro colorato. Nel nostro paese bere e mangiare sono le cose che ci legano di più - bella scoperta! Ad ogni modo, non pensavi potessero segnare l'inesorabile ma avvincente scorrere degli eventi.

Hai passato delle vacanze italiane stancanti ma molto emozionanti. In pochi giorni hai avuto l'occasione di essere ospitato in diverse case. È così che hai potuto godere dell'affetto di chi ti ricorda sempre che nonostante la distanza e le difficoltà di comunicazione sei il benvenuto. Chi ti segue anche se cambi sempre i piani all'ultimo minuto, da incasinato che sei. Chi ti offre tutto il cibo che ti avrebbe voluto dare quando non c'eri. Chi temevi perché non conoscevi, ma sperde le tue paure con un: "solo una stretta di mano?" e una risata bonaria. Chi ti mostra che la mancanza di terra sotto i piedi e la necessità di creatività per andare avanti in questa generazione sono presenti, in un modo o nell'altro, sia per gli emigranti che non. Chi non ha a che fare con la religione ma ha l'amore attraverso il quale ti devi vedere per affrontare le giornate più difficili.

mercoledì 1 gennaio 2014

L'ultima notte a Stoccolma

Dopo un mese di viaggi, progetti ed esami, l'ultima notte a Stoccolma era arrivata. Per una strana coincidenza, quella notte ci sarebbe stato il concerto dell'unico dei miei gruppi preferiti svedesi che non ero ancora riuscito a vedere da quando mi ero trasferito qua: i Postiljonen. Il volo verso il parentame e le feste sarebbe partito solo poche ore dopo, ma l'occasione era imperdibile, così andai.

Una volta arrivato nel locale, mi sentii stranamente a casa, o forse si trattava solo di un po' di malinconia. Dopo poco la musica trascinante e le luci iniziarono a muoversi a ritmo un po' fricchettone. Una folla di ragazzi un po' hipster si muoveva al rallentatore. Nel frattempo, come sempre, tutti i ricordi di questo anno e mezzo scorrevano davanti ai miei occhi, annebbiati dalle luci e dai suoni.
Quello che c'era di diverso però, era lo stupore riguardo come la vita vada veloce, e come sia possibile cambiare il proprio destino quando si vuole; anche nelle situazioni che sembrano senza uscita. Ritornando all'agosto 2012, pieno di sogni e di speranze, non avrei mai pensato che sarebbe andata così.
Questo non significa che sia andata male. È stata una bellissima avventura. Ho incontrato un sacco di persone che mi hanno permesso, senza prendere aerei, di rendermi conto che quello che considero normale/giusto/sensato è strettamente correlato al piccolissimo angolo di mondo dove avevo trascorso gli ultimi 22 anni della mia vita. Semplicemente, è andata in maniera diversa da come pensavo.
Dopo il concerto, tutto incominciò a scorrere sempre più velocemente. Andai al municipio per un'ultima vista della città. Una volta scavalcate le transenne -apparentemente era troppo tardi per entrare-, vidi Stoccolma notturna in tutta la sua bellezza. Cercai di imprimere quella visione nella mia memoria e ripensai all'incontro con me tra un anno. Oggi so qualcosa in più su quel tizio: sarà molto legato a questa città, ma sarà già migrato verso altri lidi; in cerca di un sogno modesto.