Ripenso ai fuochi d'artificio sull'Overture di Tchaikovsky. Ripenso ai fuochi su un arco attraverso il quale ho osservato il futuro per un anno. I fuochi in una periferia che sembra di dimenticarsi di tutto, ma non del calore umano.
Proprio quello al quale pensi mentre fai il conto alla rovescia delle settimane che ti separano dalla nuova e ancor più complicata avventura, cercando di portare tutti gli ingranaggi in funzione alla massima potenza. Guai a perderne alcuni per strada, pena l'infelicità.
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